CONSULENZA CTP

Diamo valore alla consulenza tecnica di parte e arbitrati.

Consulentetecnico di parte

Quando è necessaria una perizia tecnica per chiarire una o più questioni per la risoluzione di una causa civile o penale, il giudice nomina un consulente tecnico d’ufficio (CTU), cioè un Consulente Tecnico d’Ufficio per svolgere l’attività peritale e le risposte della causa sono affidate al CTU.
La relazione redatta dal consulente tecnico nominato ha quindi un peso decisivo e su di essa si baserà la decisione finale del giudice. Tuttavia, le parti interessate possono a loro volta nominare un esperto che collabori con il CTU e rediga una relazione peritale. In questo caso, il perito tecnico è chiamato CTU. 

Vediamo le caratteristiche fondamentali di questa figura.

Cos'è il CTP

Chiariamo subito che la sigla CTP ha un doppio significato. Ovvero, significa quanto segue:

1

Consulente tecnico di parte un esperto assunto dalle parti

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Consulenza tecnica di parte una perizia resa da quest’ultima

Esistono per svolgere un ruolo simile a quello del CTU, ma a differenza del primo, che deve essere imparziale, il parere o la valutazione del CTP sono destinati a sostenere la posizione della parte che rappresentano. Il CTU è quindi una sorta di “avvocato tecnico” delle parti.

Come nominare un consulente tecnico di parte

La possibilità di nominare un CTU è stabilita dall’articolo 201 del Codice di procedura civile. Secondo lo stesso articolo, nella stessa ordinanza con cui nomina un consulente tecnico d’ufficio, il giudice dà alle parti la possibilità di nominare un proprio CTU e indica le condizioni alle quali devono nominarlo. La nomina di un CTP è possibile solo se il giudice nomina un CTU.

Pertanto, la persona che nomina l’esperto di teoria composita è una parte interessata e presenta al giudice, tramite il proprio avvocato, una dichiarazione di nomina dell’esperto di teoria composita, che deve contenere i seguenti due elementi fondamentali

1

Il nome o i nomi dell’esperto scelto

2

L’indirizzo del perito eletto

Questa dichiarazione deve essere depositata in cancelleria entro i termini previsti. Le dichiarazioni che non rispettano questo requisito sono considerate non valide. Il cancelliere, utilizzando i dati contenuti nella dichiarazione, informa tempestivamente il CTP dell’indagine predisposta dal CTU secondo quanto previsto dagli artt. 194 e 201 del Codice di Procedura Civile, affinché il CTP possa partecipare a sua volta all’indagine.

Si noti inoltre che la nomina di un CTP non è obbligatoria.

Quanti CTP possono essere nominati?

Questa domanda è legittima e trova risposta nell’articolo 225 del Codice di procedura penale. Tale articolo attribuisce a ciascuna parte la facoltà di nominare un proprio consulente, in numero non superiore a quello dei CTU. Ciò significa che se il giudice nomina un consulente tecnico d’ufficio per risolvere i quesiti, ogni parte può nominare un solo CTU. Nelle cause più complesse, in cui il giudice richiede la presenza di più CTU per rispondere a quesiti tecnici di natura diversa, ciascuna parte ha diritto a nominare un numero uguale di CTU.

Chi può svolgere il ruolo di CTU?

A differenza dei CTU, che devono essere esperti iscritti in un apposito albo tenuto dal tribunale, non esiste un albo dei CTP. Inoltre, non è obbligatorio che il perito di parte sia iscritto all’albo dei periti. Anche i periti appaiono più credibili agli occhi del giudice se sono regolarmente iscritti al proprio albo. Non essendo soggetti che prestano giuramento di imparzialità, l’incompatibilità assunta dal CTU fa sì che manchi la nomina di un CTP e che un parente o un conoscente della parte interessata, o addirittura la parte stessa, possa svolgere il ruolo di consulente di parte.

Quali sono i compiti del CTU?

Il ruolo del consulente tecnico d’ufficio è quello di supportare la parte che lo ha nominato e di difenderne gli interessi attraverso le sue argomentazioni tecniche. I compiti richiesti al consulente tecnico di parte sono i seguenti

I pareri resi dal CTU in udienza saranno trascritti nel relativo verbale e, in alternativa, i pareri risultanti dalle indagini del CTU saranno inseriti nella relazione del CTU, che farà parte anche dell’apposita relazione del consulente delle parti: il CTP, di cui si è detto all’inizio. Di conseguenza, le relazioni della CTP, pur non avendo valore probatorio, saranno parte integrante dei documenti preparati dai suoi rappresentanti.

A quanto ammonta la retribuzione della CTP e da chi viene pagata?

Infine, discuteremo della remunerazione del CTP, in particolare di chi lo paga e di quale sia il costo della sua relazione. Per quanto riguarda la prima domanda, è sempre la parte che nomina il perito a pagarlo, ma se la causa viene vinta, gli onorari del perito possono essere recuperati in quanto rientrano nelle cosiddette “spese di lite”. L’importo da corrispondere al perito dipende dal relativo tariffario. In ogni caso, spetta al giudice determinare l’onorario appropriato.

Si noti che il perito inviato ha diritto a ricevere il compenso anche se la parte che lo ha incaricato perde la causa.